INFO e PRENOTAZIONI

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Teatro Ridotto – Casa delle Culture e dei Teatri
via Marco Emilio Lepido 255/b Bologna
località Lavino di Mezzo

Autobus 87 e 651 dal centro
parcheggio in cortile interno

I 40 ANNI DI TEATRO RIDOTTO
Una Storia Internazionale e di Quartiere

Dedicato a Renzo Filippetti

Teatro Ridotto, in occasione del 40° anniversario dalla sua fondazione, presenta una rassegna di eventi, spettacoli e incontri che verranno realizzati alla Casa delle Culture e dei Teatri nel mese di ottobre 2023 con ospiti di rilievo nazionale e internazionale, provenienti dall’ambito artistico, accademico e istituzionale.

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Abbiamo costituito Teatro Ridotto nel 1983 come laboratorio permanente di ricerca sull’arte dell’attore e abbiamo fin dall’inizio improntato le nostre attività al “teatro per tutti”. Sconosciuti, abbiamo iniziato dovendo uscire dalle sale per cercare un pubblico: organizzando parate, azioni di strada e spettacoli in piazza, tanto nell’ambito di festival in giro per l’Italia quanto in progetti rivolti alle comunità di Lavino di Mezzo e zone limitrofe, sempre con l’intenzione creare occasioni di incontro e di condivisione. Abbiamo creduto nella gratuità del teatro come azione di emancipazione e condivisione, durante tutta la nostra storia, abbiamo sempre mantenuto una politica di prezzi popolari affinché tutti riuscissero a partecipare alla nostra idea di teatro.

A pochi anni dalla nostra fondazione abbiamo incrociato la comunità dei docenti del DAMS, come compagni di strada, risultò dunque naturale divenire anche partner della gestione delle tante rassegne teatrali realizzate a La Soffitta, fin dalla riapertura nella seconda metà degli ’80, avviata sotto la direzione artistica di Lamberto Trezzini. E nella grande varietà dei progetti promossi, abbiamo abitato con fantasia e professionalità la città,  sia nella sua zona storica che in quella metropolitana, valorizzando tanto i luoghi deputati al teatro quanto i differenti parchi e spazi  urbani: Aula Magna S. Lucia, teatro e chiostro di San Martino, Parco del Cavaticcio, Villa Bernaroli, Campo nomadi Persicetana, La Fabbrica, Villa Guastavillani, Parco Nord, Parco dei Cedri, Parco del Lido Casalecchio di Reno, La Soffitta, Museo Archeologico, Parco del Triumvirato, Centro Bacchelli e le tante strade e piazze, a partire da Lavino di Mezzo, in cui la nostra parata promuoveva aggregazione, allegria e creatività.

La centralità della nostra direzione artistica e della nostra cultura scenica si è sviluppata intorno alla ricerca sulla figura dell’attore e su questo percorso abbiamo incontrato l’interesse e la collaborazione delle istituzioni locali, a partire dal Quartiere Borgo Panigale – Reno, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna, della Regione Emilia-Romagna, nonché dei differenti interlocutori dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna: dal rettorato al Consorzio Università-Città, all’azienda per il diritto allo studio fino all’insostituibile Dipartimento di Arte, Musica e Spettacolo. Tale radicamento locale si consolidava e si rinnovava attraverso la ricerca teatrale diffusa nel nostro mondo di riferimento, e ciò ha permesso, da un lato di viaggiare e arricchire il nostro lavoro, e dall’altro di poter condividere con il pubblico bolognese queste relazioni, a partire da quella con l’Odin Teatret (Danimarca), nostri maestri, coi quali abbiamo instaurato una collaborazione preziosa attraverso gli anni, la quale dura ancora oggi.

Ma pensiamo anche alle relazioni con il continente americano: realtà del Texas a Dallas e, soprattutto, molte nazioni del Latino-America come Venezuela, Cuba, Colombia, Argentina e Brasile, dove promuoviamo regolarmente ogni anno una sessione di lavoro del gruppo internazionale del progetto Filo dei Venti, fondato da noi in Italia ormai più di 20 anni fa in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Bologna.

Proprio dedicato al rapporto artistico con le realtà dell’America meridionale, abbiamo organizzato nel 1992 l’Incontro Internazionale di Teatro Latino America-Europa, uno dei primi grandi progetti internazionali sul territorio, il quale è stato realizzato in collaborazione con l’Escuela Internacional de Teatro de la America Latina y el Caribe (EITALC) e ha raccolto la partecipazione di persone provenienti da 20 paesi, oltre che dell’equipe scientifica dell’International School of Theater and Anthropology (ISTA) e del Workcenter of Jerzy Grotowski. E certo non dimentichiamo i progetti internazionali realizzati in collaborazione con realtà teatrali provenienti dall’Asia, come la grande stagione degli Incontri Teatrali da Oriente ad Occidente, i quali hanno portato, sempre nel territorio bolognese, maestri e maestre del teatro-danza indiano, balinese, giapponese, giavanese e turco.

Infine, uno dei tratti più importanti che hanno stimolato, influenzato e caratterizzato il nostro lavoro attraverso gli anni, sono stati il contatto costante e le collaborazioni professionali con i maestri del terzo teatro come Jerzy Grotowski, Eugenio Barba, Iben Nagel Rasmussen, figure rilevanti della cultura teatrale e letteraria come Pippo Delbono, Tonino Guerra, Erri de Luca e i tanti accademici che li hanno accompagnati con la loro opera di ricerca e divulgazione come Fabrizio Cruciani, Claudio Meldolesi, Eugenia Casini Ropa, Marco De Marinis, Nicola Savarese, Franco Ruffini, Gerardo Guccini, Marcello Gallucci, Silvia Mei e tanti altri non meno significativi. Relazioni solide le quali, condivise con le istituzioni, hanno portato alla realizzazione di eventi molto rilevanti come l’incontro dell’ISTA del 1990, il Theatrum Mundi e il progetto Frontiere: Maestri ed Eredi dedicato a Grotowski, Barba e Brook nel contesto di Bologna 2000, capitale europea della cultura.

Oggi siamo un centro di produzione e distribuzione teatrale: creiamo spettacoli, organizziamo rassegne teatrali, musicali, di danza, di teatro per ragazzi; promuoviamo attività pedagogiche e formative per scuole, sosteniamo gruppi amatoriali, gestiamo una biblioteca e favoriamo residenze per giovani gruppi teatrali. La nostra guida, oggi più che mai, è una presenza “etica” di restituzione al territorio, di lavoro con la comunità, di collaborazione con le istituzioni locali, e sempre proseguendo nella volontà di creare occasione di incontro. Indirizzando l’attenzione verso il lavoro dell’attore e verso i giovani gruppi teatrali, mantenendo viva la nostra idea di teatro per tutti.

Tutto quanto descritto fin’ora è stato possibile grazie alla guida artistica e alla forza morale del fondatore e compianto direttore Renzo Filippetti: è infatti alla sua memoria che vogliamo dedicare, in occasione di questo 40° compleanno, una serie di eventi che comprenderà esposizioni di scenografie appartenenti agli spettacoli odierni e del passato, proiezioni video e fotografiche di materiali d’archivio dei tantissimi viaggi e progetti realizzati, ma soprattutto organizzando incontri con alcuni degli artisti, maestri e professori che ci hanno accompagnato nel corso del tempo; insieme a tutto questo non mancherà il lavoro sul presente, ossia la nostra relazione e collaborazione con i giovani gruppi che abbiamo incontrato nella nostra storia recente, con cui si rinnova il significato di parole come residenza,  baratto e training dell’attore.

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I 40 anni di Teatro Ridotto – Una Storia Internazionale e di Quartiere fa parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.