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“Nostos” – Teatro dei Servi Disobbedienti

aprile 12 @ 21:00

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“Noi siamo nessuno” è questa la lezione che il Teatro ha appreso durante la serie di studi sul tema della migrazione, del confine e del percorso umano, quello stesso percorso che ha allontanato gli individui anni dopo anni, in spazi, luoghi e culture differenti.
Lo spettacolo esplora l’idea illusionistica del confine attraverso la metafora del mare.  Il mare è confine, ostacolo, ma è anche un mezzo di comunicazione, è la via che ci permette di muoverci ma è anche la bara di molti.

Ritorna per la stagione 2019 il Teatro dei Servi Disobbedienti con un nuovo spettacolo dal sapore di ritorno, di ripresa di quelle radici da cui tutti siamo partiti.

Allontanandosi dalla cronaca quotidiana e riprendendo in mano i testi classici di Lucrezio, Seneca, Euripide, Omero, Sofocle, Goethe, Shakespeare, la migrazione diviene simbolo dell’attraversamento interiore in cui l’uomo si interroga sul suo essere individuo, sui suoi rapporti con l’altro, con la famiglia, la comunità. In questo andare alla deriva finisce col perdere la propria identità, il proprio nome, sospeso in uno spazio senza riferimenti, in cui le leggi e le convenzioni dell’uomo non hanno più nessun significato, sopraffatte dalla forza della natura.

 

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La compagnia Teatro dei Servi Disobbedienti (TSD) nasce a Bologna nel 2013. Fondata dalla regista e scenografa Federica Amatuccio e dal compositore e sound designer Andrea Gianessi, vede negli anni la partecipazione di artisti provenienti da tutto il territorio nazionale.
Il Teatro dei Servi Disobbedienti produce opere originali e focalizza il suo lavoro sull’interazione tra teatro, danza, azione fisica e musica, con particolare attenzione per l’utilizzo di elementi multimediali come videoproiezioni e sound design.
Nel luglio 2013 la compagnia debutta a Certaldo al Mercantia – Festival Internazionale del Teatro di Strada, con lo spettacolo “Gocce di Splendore”. Nell’autunno 2013 inizia la produzione per la pièce di teatro danza “Fimmina Morta”, amara e poetica riflessione sull’industrializzazione e i suoi danni sulla comunità, andata in scena in prima assoluta il 10 Ottobre 2014 al Teatro Comunale Eschilo di Gela.
Nel 2015 produce “Mille modi per crepare in montagna”, commedia macabra su testo di Boris Vian in prima traduzione italiana che debutta a Bologna alla Cava delle Arti il 13 novembre 2015.
Per due anni di seguito, nel 2015 e 2016, la compagnia vince un bando dell’ERT.  Nel 2016, grazie alla residenza ERT, la compagnia completa la produzione della pièce di teatro danza “Marì”, presentata in anteprima a Bologna in forma di studio negli spazi di Leggere Strutture.
Lo spettacolo “Marì”, esplorazione del rapporto tra libertà dell’individuo e comunità, debutta a gennaio 2017 con un tour che tocca il Teatro Mediterraneo Occupato di Palermo, il Teatro Eschilo di Gela, la rassegna Scena Nuda di Patti (ME), oltre a due date a Bologna al Teatro Ridotto e all’AtelierSì. Con “Marì” è inoltre tra i finalisti del festival Direction Under30 del Teatro Sociale di Gualtieri (RE). Dal 2017 il Teatro dei Servi Disobbedienti cura la direzione artistica della sezione Teatro del Poverarte Festival.

Regia: Federica Amatuccio Musiche
Sound design: Andrea Gianessi
Attori: Margherita Kay Budillon, Francesca Nardi, Roberto Durso, Manuela Davoli, Francesca Bertolini.

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INGRESSO:
– Intero: €10
– Ridotto: €8 (Tessera AICS, COOP, Card Musei Metropolitani, Youngercard)

PER INFO E PRENOTAZIONI 333.9911554 – 349.7468384 – teatroridotto@gmail.com

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Dettagli

Data:
aprile 12
Ora:
21:00
Categoria Evento:
Teatro di Prosa

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